domenica

giorno sconosciuto

Luce. Luce!! Molti giorni sono passati, non saprei dire quanti, gli occhi mi fanno male ora. Solo una piccola candela mi hanno concesso, finalmente posso vedere dove mi trovo: tastando intorno a me avevo capito di non essere in una stanza vuota, ma ora mi rendo conto di non essere nemmeno in una cella vuota e polverosa; polverosa forse sì, ma non vuota. Ci sono libri, molti libri, per lo più illeggibili e una piccola scrivania con una sedia oramai zoppa. Mi hanno portato anche dell'inchiostro fresco e una piuma. Ci sono anche molti quaderni e libri vuoti, ancora da scrivere, forse era una cella-studio per qualcuno...moltissimi anni fa. Non lo so, ma spero di non stare qui dentro altrettanto a lungo.
Ho scelto questo, con la copertina in pelle rossa, rovinato ma non tanto come gli altri libri vuoti; ma forse dovrei chiamarlo più diario, da come ho iniziato a scriverlo.
Non ricordo molto di quel giorno, solo un frastuono e un colpo forte alla testa, poi il nulla. Non sono ferito e per ora mi stanno trattando con riguardo, a dire il vero non mi stanno trattando affatto: si limitano a portarmi i pasti nella completa oscurità che fino a poche ore fa regnava in questo luogo. La luce mi è stata portata da un elfo, dalla pelle nera e capelli bianchi, che per un lungo istante mi ha fissato con i suoi occhi di vetro per poi voltarsi e andarsene, chiudendo la pesante porta di legno dietro di sé. Sono elfi scuri, drow; sicuramente mi trovo in qualche edificio nel sottosuolo. Attendo, ma non so cosa.